Gil
- 30/09/2020 08:07:00
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Con quanta delicatezza si può dire lamore quando pudico tace, eppure è potente con quel suono e quell immagine nel testo: "bocca". Così la sua nudezza innocente non può celarsi a lungo - lamore puro ama la verità - ed eccolo allora emergere nella sua indubitabile ed ineluttabile "fame" di carnalità, la parola ed il suono centrata analogia, una carnalità potente che, tuttavia, per lanimo gentile di una poetessa quale è Laura Turra, non poteva non trovare una voce distesa e quieta in quellultimo verso, dove dolce si fa la rosa, tenera la carezza e, antagonista al fuoco della passione dei sensi, il suo placido ed inquieto scorrere nellalveo di un profondo sentimebto, che coniuga carne e spirito. Con grazia.
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